Congresso: “endocrinologia per la festa della donna” IX edizione.

Congresso: "endocrinologia per la festa della donna" IX edizione.

Sabato 9 ottobre 2021 ho partecipato al congresso “Endocrinologia per la Festa della donna IX edizione: cosa è cambiato nel tempo”, appuntamento annuale rimandato dal mese marzo per via della pandemia da COVID-19.

Nel corso dell’incontro sono state affrontate svariate tematiche endocrinologiche con particolare attenzione ai cambiamenti diagnostici e terapeutici che si sono succeduti negli anni e che hanno dato una svolta significativa nella gestione delle varie patologie endocrinologiche.

Si è parlato di tiroide, ghiandola da sempre associata al benessere della donna, ed in particolare dell’evoluzione farmacologica per quanto riguarda la terapia ormonale con levotiroxina. Tale molecola era inizialmente ottenuta da estratti parzialmente purificati di tiroide bovina o di tiroide essiccata di ovini e suini, successivamente, nel 1949, fu elaborato un prodotto a base di tiroxina sodica completamente di sintesi e, in tempi più recenti, si sono rese disponibili le formulazioni liquide e in soft-gel che mostrano un assorbimento più rapido rispetto alle compresse e consentono una minore interferenza con il cibo e quindi con la colazione.

Ampio spazio è stato inoltre dato alla salute dell’osso, in particolare all’importanza del ruolo della vitamina D, l’ormone del metabolismo scheletrico sempre alla ribalta negli ultimi anni; l’apporto e l’assimilazione attraverso la sola alimentazione è insufficiente a soddisfare il reale fabbisogno infatti solo il 10% viene fornito con la dieta mentre il 90% viene prodotto a livello cutaneo grazie all’esposizione al sole ed è per questo che, a causa della latitudine sfavorevole, in Italia nel periodo invernale è facile riscontrare nella popolazione una ipovitaminosi D (agli esami del sangue la vitamina D inferiore a 30 ng/ml è considerata insufficiente) che si stima arrivare addirittura all’80%, una cifra davvero importante. Una supplementazione di vitamina D per contrastarne la carenza può essere consigliata negli anziani e nelle donne in menopausa che spesso presentano anche osteoporosi e fragilità ossea. Gli integratori alimentari possono contenere diversi dosaggi di vitamina D, eventualmente associata ad altre componenti, vitamine e a sali minerali; sono disponibili in diverse formulazioni, come gocce, capsule molli e film orodispersibili, da sciogliersi in bocca.

Sono inoltre stati approfonditi temi riguardanti l‘iperprolattinemia e la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), possibili cause di alterazioni del ciclo mestruale e di infertilità. In merito alla PCOS si è discusso sulle possibili alternative terapeutiche attualmente disponibili ovvero la terapia farmacologica (contraccetivi orali, insulino-sensibilizzanti, antiandrogeni) e quella nutraceutica (inositoli).

Infine mediante la presentazione di casi clinici posti come spunto per discussione, è stato possibile avere un confronto con i miei colleghi riguardo alle varie scelte diagnostiche e terapeutiche, non sempre immediate e semplici nei nostri pazienti, anche nei casi che, ad un primo approccio, possono sembrare banali.

Se hai un problema endocrinologico e vuoi sapere le ultime novità in tema di terapia contattami.

Dott.ssa Christine Whisstock

Medico chirurgo specialista in endocrinologia e malattie del ricambio, specializzata nel trattamento medico-chirurgico del piede diabetico e del diabete.

Dottorato di ricerca in ipertensione e prevenzione del rischio cardiovascolare.

Primario dell’Unità Operativa di Piede Diabetico del Policlinico Abano Terme (Padova).

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