Risultati radiologici e clinici a medio termine dopo l’utilizzo di un sostituto osseo antibiotato nel piede diabetico

Risultati radiologici e clinici a medio termine dopo l'utilizzo di un sostituto osseo antibiotato nel piede diabetico

Scopo dello studio

Lo scopo di questo studio è quello di valutare, attraverso esami di risonanza magnetica di piede e caviglia, i risultati e la crescita di nuovo osso nel trattamento dell’osteomielite (OM) nel piede diabetico dopo l’uso di sostituto dermico antibiotato (CERAMENT™|G).

Metodi

Da luglio 2014 a dicembre 2016 in nove pazienti abbiamo utilizzato un composto di solfato di calcio emiidrato + idrossiapatite + gentamicina solfato (CSH + HA + GS) per riempire le zone di vuote che seguivano a interventi chirurgici di resezione ossea nei casi di OM del piede diabetico. Di questi 9 pazienti tre erano donne e 6 uomini di età compresa tra i 49 e i 72 anni.

Quattro pazienti presentavano coinvolgimento del retropiede e sono stati sottoposti a calcanectomia parziale (Figura 1).

Due pazienti presentavano un piede di Charcot pattern III secondo la classificazione di Sanders e Frykberg con deformità a sedia a dondolo (rocker-bottom) e sono stati trattati con esostectomia della prominenza ossea sintomatica del mesopiede (Figura 2).

Un paziente presentava OM del 3°, 4° e 5° metatarso. Un paziente è stato sottoposto a resezione parziale del mesopiede e retropiede. e artrodesi stabilizzato da un fissatore esterno-interno ibrido. (Figure 3).

Un paziente con piede di Charcot pattern IV-V è stato sottposto a parziale rimozione di calcagno e astragalo e artrodesi stabilizzata con fissatore esterno-interno ibrido (Figura 4).

In tutti questi pazienti – dopo rimozione dell’osso infetto – abbiamo applicato da 10 a 20 ml di CSH + HA + GS riempendo gli spazi residui con lo scopo di stabilizzare i frammenti ossei (Tabella 1). L’unicità di questo prodotto è che induce la crescita di nuovo osso, mentre l’osso sintetico si riassorbe e l’antibiotico viene rilasciato nei tessuti circostanti. In marzo 2018, questi pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica di piede e caviglia per valutare la crescita ossea.

InterventoN° Pazienti
Calcanectomia parziale4
Esostectomia del mesopiede per piede di Charcot con deformità a rocker-bottom2
Resezione del 3°, 4° e 5° metatarso per OM1
Parziale resezione del mesopiede, retropiede con artrodesi1
Parziale resezione astragalo, calcagno e artrodesi per piede di Charcot1
Tabella 1 – Tipi di intervento

Resultati

I primi quattro pazienti hanno mostrato la formazione di nuovo osso nel calcagno (Figura 5).

Due pazienti (A e B) che avevano presentato in precedenza una distruzione del mesopiede, mostravano una formazione di osso caotica ma stabile (Figura 6).

Il paziente con osteomielite del metatarso ha mostrato una parziale guarigione dell’osso con residua pseudoarrosi (Figura 7).

Ambedue i pazienti sottoposti ad artrodesi con fissatore ibrido hanno mostrato un piede plantigrado e stabile anche se in uno dei pazienti è ancora presente un’ulcera al tallone. (Figura 8).

Tutti i pazienti, ad eccezione di quest’ultimo, stanno attualmente utilizzando calzature idonee dal momento che risultano guariti. Il paziente con la ferita ancora aperta al retropiede sta deambulando con un tutore pneumatico.

Conclusioni

Le risonanze magnetiche hanno mostrato formazione di nuovo osso sufficiente per stabilizzare il piede e permettere la deambulazione. In particolare, risultati molto buoni si sono riscontrati con il riempimento del calcagno probabilmente dovuto all’anatomia dell’osso in sè.

Dott.ssa Christine Whisstock

Medico chirurgo specialista in endocrinologia e malattie del ricambio, specializzata nel trattamento medico-chirurgico del piede diabetico e del diabete.

Dottorato di ricerca in ipertensione e prevenzione del rischio cardiovascolare.

Primario dell’Unità Operativa di Piede Diabetico del Policlinico Abano Terme (Padova).

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